Con il successo di Axion Lugano Summer Ride l’Asso slovacco sale a 21 successi sulle strade elvetiche
Era il grande favorito e non ha tradito le aspettative. Peter Sagan ha preceduto tutti sul Lungolago di Lugano. È stata una corsa combattuta sin dal 1o giro. Di non facile lettura, in mancanza di una squadra che potesse controllarla. Ma Peter ha fatto leva sulla sua classe e sulla sua esperienza. Nulla hanno potuto i rivali contro il suo spunto. Alberto Dainese, vincitore di una tappa nelle 2 ultime edizioni del Giro d’Italia, si è piazzato al 2o posto. Mikkel Honoré, che da tempo vive a Melide, non ha potuto far valere la sua conoscenza del tracciato, ma è comunque salito sul terzo gradino del podio. Stefano Oldani si è distinto quale corridore più combattivo.
È una vittoria importante per Sagan. Perché è giunta a oltre 13 mesi dalla precedente. Lo è anche per gli organizzatori che possono legare la 2a edizione del Criterium luganese al nome prestigioso di un corridore che ha infilato 3 titoli iridati consecutivi, tra il 2015 e il 2017, che ha addomesticato classiche come la Parigi- Roubaix, il Giro delle fiandre, la Gand Wewelgem e Harelbeke, che ha vinto tappe in tutti i grandi giri, che ha vestito per 7 volte la maglia verde della classifica a punti del Tour de France sugli Champs-Élysées. Ma soprattutto Tourminator è, e rimarrà, il funambolico campione che ha scritto la storia del nostro ciclismo, firmando il 21o trionfo su suolo svizzero : 18 successi al Tour de Suisse, record assoluto, 2 al Tour de Romandie, prima di quello conquistato nel salotto di Axion Lugano Summer Ride.
È stata una giornata memorabile. Per mille ragioni. Ma soprattutto perché il pomeriggio ha visto all’opera decine di ragazzini sullo stesso percorso dei Big. Perché in gioco si sono messi anche i sostenitori e gli sponsor della manifestazione, lanciando il guanto di sfida ad alcuni ex professionisti che non si sono sottratti alla lotta. A sorpresa si è imposto Fernando Sanchez, giovane maestro di scuola dell’infanzia di Stabio, membro di Comitato del VC Mendrisio. Alle sue spalle Marco Ghirlanda e l’ex prof AlbertoTiberio. Dal canto suo Elena Berruti, unica donna, ha sfidato la concorrenza maschile raggiungendo la finale e piazzandosi piuttosto bene.
Non da ultimo la giornata verrà ricordata anche perché Axion Lugano Summer Ride ha indossato anche quest’anno l’abito buono. Non lo smoking, per carità, il ciclismo è una discipline casual. Si è per contro tuffato nel passato, con le biciclette e gli abiti « vintage » della Ciclostorica Belvedere.
Alla fine, in bermuda e T-Shirt tutti a festeggiare. Perché il Tour de France è oramai alle spalle e i Mondiali, previsto a Glasgow tra una settimana, non possono certo essere compromessi da un buon boccale di birra.